Il Garante ha dato il via libera al rinvio dopo il blackout del 16 maggio, confermato da Sogei e formalizzato da un provvedimento ufficiale.
Una giornata di blocco totale. Il 16 maggio 2025, dalle 10:04 alle 19:30, l’intero sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate ha cessato di funzionare, impedendo a migliaia di contribuenti l’accesso ai servizi online. Dopo quattro giorni di attesa, martedì 20 maggio è arrivata la conferma: le scadenze fiscali previste in quel venerdì vengono ufficialmente prorogate.
Il via libera del Garante e il provvedimento ufficiale
Come previsto dalla prassi, la proroga è stata concessa solo dopo il parere favorevole del Garante del contribuente. A rendere effettivo il differimento è un provvedimento che certifica l’irregolare funzionamento dell’attività dell’Agenzia, firmato dal direttore Ernesto Maria Ruffini. Il documento cita chiaramente la segnalazione tecnica fornita da Sogei S.p.A., la società incaricata della gestione informatica, che ha confermato l’impossibilità di utilizzare i servizi digitali durante l’intero arco temporale del disservizio.
Rinvio di dieci giorni: cosa dice la normativa
La base giuridica dell’intervento risale al decreto-legge del 21 giugno 1961, n. 498. Questo prevede che, in caso di blocchi operativi dell’Amministrazione finanziaria, i termini di prescrizione, decadenza e adempimento vengano sospesi per un periodo di dieci giorni. Il calcolo parte dal giorno della pubblicazione del provvedimento: in questo caso, il 20 maggio. Di conseguenza, i contribuenti avranno tempo fino al 30 maggio per mettersi in regola con gli obblighi slittati.
Segnalazioni tempestive e conferma delle anticipazioni
Il provvedimento arriva anche in risposta alle sollecitazioni del Consiglio nazionale dei Commercialisti, che aveva evidenziato tempestivamente le difficoltà operative riscontrate dai professionisti e dai cittadini. Già nella stessa giornata del 16 maggio, un comunicato stampa dell’Agenzia aveva preannunciato l’intenzione di concedere la proroga, oggi confermata formalmente. Un segnale di attenzione verso la trasparenza e l’efficienza, soprattutto in un periodo cruciale per gli adempimenti fiscali.