A Milano l’affitto pesa sempre di più sulle famiglie degli studenti. Il Rent-to-Own si presenta come un’alternativa strategica per unire stabilità abitativa e costruzione patrimoniale.

Ogni anno migliaia di famiglie italiane si trovano ad affrontare lo stesso dilemma: dove far vivere i figli che iniziano l’università lontano da casa? Spesso la scelta ricade sull’affitto, soprattutto in città come Milano, dove la domanda di locazioni brevi e transitorie è altissima.
Ma quella che sembra una soluzione pratica rischia di trasformarsi in una spesa pesante e improduttiva. Secondo i dati di Idealista, nell’ottobre 2024 una stanza singola per studenti costava in media 759 euro al mese, pari a oltre 9.100 euro all’anno. Se invece si opta per un monolocale o bilocale, i costi salgono a oltre 1.300 euro al mese.
Con un percorso universitario che spesso supera i cinque anni, le famiglie possono spendere tra i 45.000 e i 75.000 euro, senza accumulare alcun valore patrimoniale. E con la possibilità sempre dietro l’angolo di dover cambiare casa per scelta del proprietario, l’incertezza abitativa si somma al carico emotivo e logistico di un percorso di studi impegnativo.
Rent-to-Own: quando l’affitto diventa investimento
E se quella cifra mensile potesse essere reinvestita? Il Rent-to-Own è una formula innovativa che unisce affitto e acquisto. Funziona così: la famiglia versa una caparra iniziale (più contenuta rispetto a quella necessaria per un mutuo) e il figlio inizia a vivere nell’abitazione, pagando un canone mensile. Una parte del canone viene accantonata come anticipo sull’acquisto.
Dopo un periodo stabilito – generalmente tra i 24 e i 36 mesi – si può procedere all’acquisto dell’immobile, eventualmente con un mutuo intestato direttamente al figlio, nel frattempo entrato nel mondo del lavoro.
I vantaggi principali:
- Prezzo bloccato fin da subito, al riparo da futuri rincari
- Canone mensile parzialmente trasformato in capitale
- Stabilità abitativa durante gli anni universitari
- Educazione alla gestione del patrimonio per i figli
- Distribuzione dell’impegno finanziario nel tempo tra genitori e figli
In un contesto in cui per i giovani l’accesso al credito è sempre più complesso, il Rent-to-Own rappresenta una soluzione flessibile e intergenerazionale.
Un percorso che responsabilizza e crea valore
Oltre ai vantaggi economici, il Rent-to-Own ha anche un forte valore educativo. I figli, infatti, iniziano a vivere in un ambiente che non è più solo provvisorio, ma che potrebbe diventare casa propria. Questo favorisce una gestione più attenta dello spazio, delle spese e delle prospettive future.
In molti casi, il cammino si pianifica insieme: i genitori sostengono la fase iniziale, i figli subentrano nella fase finale, una volta raggiunta l’autonomia economica. È un modo concreto per trasferire valore e responsabilità, più efficace di qualsiasi discorso teorico.
Il momento giusto per agire è ora

Tra giugno e settembre, la corsa alla casa per studenti entra nel vivo. Proprio per questo, l’estate è il momento ideale per valutare alternative all’affitto classico.
Piattaforme come Ring33 semplificano l’intero processo: aiutano a selezionare immobili adatti, organizzano la formula Rent-to-Own in modo trasparente e seguono ogni fase del contratto, assicurando sostenibilità nel tempo. Un’opportunità concreta per trasformare una necessità momentanea in un investimento che può crescere con il tempo.