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Affitti brevi sotto controllo: arriva il Cruscotto digitale dei Comuni

Affitti brevi sotto controllo: arriva il Cruscotto digitale dei Comuni
Photo by chaiyananuwatmongkolchai – Pixabay
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Un nuovo strumento del Ministero del Turismo consente ai Comuni di monitorare le strutture ricettive con maggiore efficacia, trasparenza e precisione.

Affitti brevi sotto controllo: arriva il Cruscotto digitale dei Comuni
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Il panorama degli affitti brevi in Italia cambia volto grazie all’introduzione del Cruscotto Operatori Comunali, una piattaforma digitale lanciata dal Ministero del Turismo per rafforzare la capacità delle amministrazioni locali nel gestire e controllare le strutture ricettive. Il sistema nasce per garantire legalità e trasparenza, mettendo nelle mani dei Comuni un potente strumento per visualizzare e analizzare dati in tempo reale sulle attività presenti nel territorio.

Concepito per rispondere alle crescenti esigenze di controllo e regolamentazione, il Cruscotto si basa sulla Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR) e permette una mappatura precisa delle strutture attive negli affitti a breve termine. Grazie alla visualizzazione georeferenziata e a un’interfaccia intuitiva, i funzionari comunali possono monitorare ogni edificio, verificandone la regolarità e consultando eventuali anomalie segnalate o controlli già eseguiti.

Uno strumento in linea con le normative europee

L’Italia gioca d’anticipo sull’Unione Europea. In vista dell’entrata in vigore del Regolamento UE 2024/1028, prevista per maggio 2026, il Cruscotto rappresenta una risposta concreta e operativa. La normativa europea richiede infatti sistemi strutturati di raccolta e condivisione dei dati sugli alloggi a breve termine.

Nel nostro Paese, il nuovo portale digitale punta a semplificare l’interazione tra i diversi livelli istituzionali, offrendo una piattaforma comune per il monitoraggio del settore. “Una svolta necessaria per un turismo più moderno, trasparente e in linea con gli standard europei”, ha dichiarato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Il Cruscotto si configura così come un alleato fondamentale nella lotta all’evasione e alle irregolarità diffuse nel settore extra-alberghiero.

Quattro funzioni chiave per i Comuni

L’efficacia del Cruscotto si fonda su quattro strumenti principali, pensati per supportare in modo concreto l’attività degli enti locali. Innanzitutto, viene fornito un elenco dettagliato delle strutture prive del Codice Identificativo Nazionale (CIN), rendendo immediata l’individuazione di eventuali irregolarità.

In secondo luogo, il sistema raccoglie e gestisce le segnalazioni su strutture non registrate o sospette, permettendo agli uffici comunali di intervenire con tempestività. Un altro strumento consente l’identificazione di strutture con dati incompleti o documentazione non validata, migliorando la qualità delle informazioni presenti nella BDSR. Infine, è disponibile un registro cronologico delle ispezioni effettuate, che raccoglie dati su date, operatori coinvolti e risultati dei controlli, garantendo tracciabilità e trasparenza.

Impatto sul mercato e sulla gestione urbana

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L’introduzione del Cruscotto promette ricadute significative anche dal punto di vista economico e urbanistico. Il contrasto all’abusivismo favorisce una concorrenza più equa, proteggendo gli operatori regolari da una competizione sleale basata sull’evasione fiscale. Allo stesso tempo, i Comuni possono migliorare la riscossione dell’imposta di soggiorno, monitorando con maggiore precisione le strutture effettivamente attive.

In prospettiva, una mappatura dettagliata delle attività ricettive permette di pianificare meglio i servizi pubblici e le infrastrutture turistiche, contribuendo a evitare situazioni di sovraffollamento o squilibri nell’allocazione delle risorse. Il Cruscotto, dunque, non è soltanto uno strumento di controllo: è anche una leva per una gestione più sostenibile e intelligente del turismo.