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Addio allo scontrino cartaceo: dal 2027 inizia l’era digitale

Addio allo scontrino cartaceo: dal 2027 inizia l’era digitale
Photo by achirathep – Pixabay
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In tre fasi, l’Italia rivoluzionerà la gestione dei corrispettivi fiscali: lo scontrino elettronico diventerà la nuova norma per tutti gli esercenti entro il 2029.

Addio allo scontrino cartaceo: dal 2027 inizia l’era digitale
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Dal 1° gennaio 2027 partirà ufficialmente una trasformazione storica: lo scontrino fiscale tradizionale sarà progressivamente sostituito dalla sua versione digitale. Il nuovo sistema, introdotto dalla risoluzione parlamentare n. 7-00286 approvata dalla Commissione Finanze della Camera, segna un’evoluzione significativa nella gestione dei corrispettivi, allineando l’Italia agli standard digitali già adottati in numerosi Paesi europei.

L’obiettivo? Ridurre l’utilizzo della carta, semplificare gli adempimenti fiscali e rafforzare la trasparenza delle transazioni commerciali. Il documento commerciale elettronico, come avviene già per la fattura elettronica, sarà trasmesso direttamente al cliente tramite canali digitali, a meno che non venga espressamente richiesto in formato cartaceo.

Tre fasi per un cambiamento graduale

Il passaggio al digitale avverrà in tre tappe. Si parte con la grande distribuzione, chiamata dal 2027 ad adottare dispositivi capaci di generare e inviare scontrini in formato elettronico. Molti grandi marchi hanno già anticipato il cambiamento, utilizzando app di fidelizzazione e sistemi digitali per archiviare le transazioni.

Dal 1° gennaio 2028, la digitalizzazione coinvolgerà tutte le attività commerciali con un volume d’affari superiore a una soglia che sarà definita da futuri decreti. Negozi, ristoranti e imprese di medie e grandi dimensioni dovranno quindi adeguarsi, adottando strumenti compatibili con la nuova gestione dei corrispettivi.

La terza e ultima fase scatterà il 1° gennaio 2029: a quel punto, anche i piccoli esercenti saranno obbligati a emettere solo scontrini digitali. Il processo si completerà così con l’eliminazione definitiva dello scontrino cartaceo.

Un sistema più efficiente e trasparente

La digitalizzazione del documento fiscale non è soltanto una questione tecnologica. Cambia il paradigma nei rapporti tra imprese e consumatori, rendendo più efficiente il monitoraggio delle vendite e semplificando la rendicontazione. I nuovi registratori telematici saranno in grado di inviare in tempo reale i dati all’Agenzia delle Entrate e al cliente, tramite e-mail, app o altri strumenti digitali.

Oltre ai benefici ambientali legati alla riduzione dell’uso di carta, questa riforma mira a rafforzare la lotta all’evasione, grazie alla tracciabilità automatica delle operazioni. Inoltre, l’integrazione con i pagamenti elettronici promette un’esperienza di acquisto più fluida, anche per il cliente finale.

Impatto per cittadini e imprese

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Per i consumatori, lo scontrino digitale diventerà la nuova norma. Non sarà più consegnato automaticamente in forma cartacea, ma ricevuto via e-mail o app. Chi preferisce il documento stampato potrà comunque richiederlo, almeno nella fase di transizione.

Le imprese, invece, dovranno aggiornare i propri dispositivi. Per molte realtà già digitalizzate, il cambiamento sarà naturale. Ma per i piccoli esercenti, potrebbe essere necessario un supporto economico o formativo. Il governo potrebbe introdurre incentivi per accompagnare le aziende più in difficoltà in questa trasformazione.

La scelta di puntare sul digitale rispecchia una tendenza già consolidata in altri Paesi europei, dove la stampa dello scontrino è facoltativa e le ricevute elettroniche sono la regola. L’Italia si prepara dunque a compiere un passo decisivo verso un fisco più moderno, sostenibile e accessibile.