Dopo la crescita post-Covid, l’azienda riorganizza le priorità interne per affrontare lo scenario economico attuale.

Accenture ha annunciato un piano globale che porterà alla promozione di oltre 50 mila dipendenti in tutto il mondo, pari a circa il 6% della sua forza lavoro. L’iniziativa, che prenderà il via nel mese di giugno, arriva in un momento cruciale per l’azienda, reduce da mesi di ristrutturazioni e tagli mirati. Dietro questa mossa c’è la volontà di rilanciare il morale interno e riconoscere l’impegno dimostrato dal personale in una fase di profonda trasformazione del settore.
India in prima linea, seguito EMEA e Americhe
La distribuzione delle promozioni evidenzia la portata globale del piano. In testa c’è l’India, con 15 mila dipendenti coinvolti. A seguire, 11 mila promozioni interesseranno le regioni di Europa, Medio Oriente e Africa, mentre circa 10 mila lavoratori delle Americhe beneficeranno del provvedimento. Il resto delle promozioni verrà assegnato alle sedi sparse in altri mercati strategici. Una scelta che conferma l’intento di Accenture di mantenere alto il livello di engagement e motivazione in ogni area operativa.
Dalla crescita post-pandemica a una nuova strategia interna
Il settore della consulenza, dopo aver vissuto un boom durante la fase pandemica grazie alla corsa alla digitalizzazione, sta ora affrontando un contesto economico più incerto. Accenture, come altri giganti del settore, aveva ampliato rapidamente la propria forza lavoro per rispondere a una domanda esplosiva. Oggi, con un mercato meno dinamico, la strategia si sposta sulla valorizzazione del talento interno: un cambio di passo che mira a consolidare la posizione dell’azienda in un panorama sempre più competitivo.

Diversità e inclusione: una pausa strategica
Parallelamente al piano promozionale, Accenture ha deciso di sospendere temporaneamente alcune iniziative legate alla diversità e all’inclusione. La scelta si inserisce nel quadro di adeguamento alle linee guida federali degli Stati Uniti, introdotte sotto l’amministrazione Trump, che avevano sollevato dubbi su determinati programmi di rappresentanza. Una decisione delicata, che riflette le sfide di un equilibrio complesso tra conformità normativa e impegno verso valori aziendali storici.