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730 precompilato 2025: come non perdere le agevolazioni

730 precompilato 2025: come non perdere le agevolazioni
Photo by JesusManuel1 – Pixabay
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Alcune modifiche, come il cambio di residenza, non fanno decadere i benefici ma restano possibili controlli su requisiti soggettivi.

730 precompilato 2025: come non perdere le agevolazioni
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Dal 15 maggio 2025 torna disponibile il modello 730 precompilato, uno strumento pensato per semplificare la dichiarazione dei redditi. Una delle principali agevolazioni riguarda i controlli fiscali: chi invia il modello senza modifiche, direttamente o tramite il sostituto d’imposta, è esonerato dai controlli documentali sulle spese detraibili e deducibili comunicate all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi.

Non serve quindi conservare scontrini o fatture per queste voci, a patto che la dichiarazione venga accettata così come proposta. In caso di correzioni, invece, le verifiche si concentreranno esclusivamente sui documenti relativi alle spese modificate. Un vantaggio non trascurabile, soprattutto per chi preferisce una gestione snella della documentazione fiscale.

Modifiche parziali? I controlli si applicano solo su ciò che cambia

Cosa succede se si apportano modifiche al modello precompilato? La risposta varia in base al tipo di modifica. Se l’utente cambia dati che influenzano il reddito o l’imposta dovuta, l’Agenzia potrà chiedere solo i documenti legati alle spese che sono state rettificate. Tutti gli altri oneri, rimasti invariati rispetto alla versione proposta, non saranno oggetto di verifica.

Questo approccio selettivo mira a incentivare l’uso della precompilata, riducendo il carico burocratico senza rinunciare ai controlli mirati. Un compromesso efficace per tutelare sia i contribuenti che l’amministrazione finanziaria.

Invio tramite CAF: meno flessibilità nei controlli

Per chi si affida a un CAF o a un professionista abilitato, il discorso cambia. Anche in assenza di modifiche, i centri di assistenza devono conservare la documentazione relativa agli oneri comunicati da terzi, ad eccezione delle spese sanitarie. In caso di modifiche, invece, la responsabilità dei controlli formali si estende al CAF stesso, che dovrà raccogliere e archiviare tutti i documenti giustificativi, comprese le spese già presenti nella precompilata.

La semplificazione, in questo caso, si riduce notevolmente. Resta comunque un’esenzione specifica: per le spese sanitarie, i controlli si limitano ai soli importi inseriti ex novo o modificati.

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Non tutte le modifiche annullano i benefici

Non ogni variazione comporta automaticamente la perdita delle semplificazioni. Ad esempio, aggiornare il dato della residenza (senza cambiare il comune) o inserire informazioni sul coniuge non a carico non influisce sui benefici legati alla precompilata.

Tuttavia, l’Agenzia può sempre richiedere documentazione per verificare il rispetto di requisiti soggettivi, come l’effettiva destinazione a prima casa per usufruire della detrazione sugli interessi del mutuo. Inoltre, rimangono sempre possibili controlli su dati trasmessi tramite Certificazione Unica.