
In mezzo alla crescente digitalizzazione, il recente malfunzionamento del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl) ha scatenato il panico tra le migliaia di beneficiari della Naspi, l’assegno di disoccupazione. Questo inghippo tecnico, confermato dall’Inps, rischia di complicare la vita di molti, in particolare dei lavoratori precari del settore scolastico, proprio nel delicato periodo di rinnovo delle richieste.
Quando la Digitalizzazione Semplifica e Complica
La transizione al digitale, con la recente introduzione della piattaforma Siisl, prometteva di ridurre la burocrazia attraverso un sistema di notifiche via SMS, sollecitando gli aventi diritto a confermare l’indennità di disoccupazione entro 15 giorni. Quest’innovazione puntava a evitare il sovraffollamento degli uffici fisici. Tuttavia, il processo richiede anche l’inserimento di dati personali e professionali, come titoli di studio e curriculum vitae—informazioni che, sorprendentemente, in molti casi sono già in possesso dell’Inps. Questa duplicazione delle richieste, ostacolata dalla mancata integrazione delle banche dati nazionali, ha lasciato molti utenti perplessi e frustrati.
Il Nocciolo del Problema: Blocchi Operativi

Il vero ostacolo della piattaforma Siisl emerge quando gli utenti tentano di finalizzare il processo, incontrando blocchi che interrompono il flusso normale delle operazioni. L’Inps ha riconosciuto che le anomalie sono legate a problemi nel sistema di gestione dei dati, ma ha immediatamente rassicurato gli utenti: “Stiamo lavorando per risolvere il problema e garantiamo che nessuno perderà il proprio assegno di disoccupazione”. Accanto a questa promessa, invita i beneficiari della Naspi a mantenere la calma nonostante i ritardi.
L’Inclusione Scolastica tra Opportunità e Sfide
La NASpI è accessibile a diverse categorie di lavoratori subordinati, inclusi i supplenti scolastici con contratti a tempo determinato. Quest’ultimo gruppo, particolarmente colpito dal recente disservizio, ha diritto all’indennità solo se ha lavorato per almeno 13 settimane negli ultimi quattro anni. Le norme includono i disoccupati per cause involontarie, come la naturale scadenza di un contratto non rinnovato, e, da un importante aggiornamento del 2025, anche chi lascia volontariamente un lavoro e successivamente ne avvia un altro, maturando idonee settimane lavorative.
Le Novità in Vigore e i Tempi Critici

A partire da novembre 2024, chi presenta domanda per la NASpI o per l’indennità DIS-COLL viene automaticamente registrato nel Siisl, garantendo che tutte le informazioni rilevanti siano trasferite automaticamente. Tuttavia, il rigore temporale per la presentazione delle domande rimane cruciale: devono essere presentate entro 68 giorni dalla fine del contratto. Nei casi di cessazione per giusta causa, il termine si riduce a 38 giorni, con la possibilità di presentazione posticipata che influisce sulla decorrenza dell’indennità.
Una Trasformazione in Divenire
Le nuove regole e il disservizio legato al Siisl offrono un quadro articolato dell’adattamento continuo del sistema di assistenza sociale italiano al contesto digitale. In un equilibrio tra innovazione e criticità, i cambiamenti digitali sono destinati a semplificare, anche se per il momento possono sembrare un ulteriore ostacolo da superare. La fiducia è che, con il tempo, l’ottimizzazione e la risoluzione di questi intoppi, il sistema possa tornare funzionale e vantaggioso per tutti i beneficiari.