In un periodo storico caratterizzato da instabilità e incertezze globali che spingono le famiglie a risparmiare anziché spendere, il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, ha sollecitato l’adozione di misure economiche in grado di sovvenzionare i consumi, vista la crescente sfiducia sia tra i consumatori che tra le imprese. La richiesta è chiara: servono più fondi nella manovra finanziaria per incentivare la spesa, mentre il settore della ristorazione e dell’ospitalità lotta per mantenere la propria rilevanza economica e sociale.
Fiducia e Consumi sotto Esame
Durante l’ultima assemblea di Fipe intitolata "Impresa, bene comune", Stoppani ha evidenziato le sfide che il settore dei servizi pubblici sta affrontando. Con un giro d’affari che supera i 96 miliardi di euro e più di un milione di dipendenti impiegati, il rallentamento del consumo fuori casa sta sollevando preoccupazioni significative. "Gli italiani risentono particolarmente delle crisi globali, e questo si ripercuote sulla domanda interna", ha affermato Stoppani. La fiducia è ai minimi storici, segnalando una necessità urgente di interventi strategici. In quest’ottica, il presidente ha rivendicato ulteriori risorse nella prossima legge finanziaria, proponendo l’ampliamento del beneficio fiscale per gli aumenti salariali anche a chi ha già sottoscritto contratti prima del 2026.
Incremento dei Consumi: Strategie e Ostacoli
L’inflazione ha senza dubbio inciso sul potere d’acquisto dei consumatori, tuttavia Stoppani ha sottolineato due fattori che potrebbero migliorare le finanze personali: i recenti rinnovi contrattuali e il buon rendimento della Borsa. Questi elementi potrebbero infondere nuova linfa al settore dei consumi, specialmente con l’arrivo delle festività di dicembre. Eppure, il presidente avverte che il margine di profitto è estremamente basso a causa della concorrenza sfrenata nel settore, limitando la capacità di migliorare le retribuzioni o investire nell’innovazione. "Il nostro settore è energivoro e la saturazione del mercato non lascia spazio a molti investimenti", ha commentato.
Etica e Competizione: Sfide Moderne
Un’altra questione cruciale affrontata da Stoppani riguarda il mercato del lavoro nel settore dei pubblici esercizi, minacciato dal cosiddetto dumping contrattuale e dalla proliferazione di contratti pirata. Questo crea un terreno di gioco non equo per le imprese, erodendo l’integrità del mercato. Inoltre, c’è la battaglia contro le recensioni online false, un fenomeno che può danneggiare gravemente la reputazione di imprenditori onesti. "Un’economia senza regole etiche non è una vera economia", ha tuonato Stoppani, sottolineando il ruolo fondamentale dei pubblici esercizi non solo nel creare valore economico, ma anche nel promuovere coesione sociale e identità. Il suo appello va oltre le richieste economiche, puntando sulla necessità di un mercato più giusto e regolato.
Fonte: www.ilsole24ore.com

