Dopo l’invio della domanda, serve convalidare il link ricevuto via email entro 72 ore per perfezionare il rientro nella sanatoria fiscale.

La rottamazione quater, introdotta nel 2023, aveva offerto a moltissimi contribuenti l’opportunità di chiudere i conti con il fisco. Tuttavia, la rigidità della misura ha causato numerose esclusioni: bastava saltare una sola rata per decadere automaticamente dai benefici. Il risultato? Un tasso di decadenza elevatissimo, che ha lasciato fuori anche chi inizialmente aveva aderito con entusiasmo alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali.
Riapertura dei termini: un nuovo spiraglio
In risposta a questa situazione, è stata approvata una riapertura dei termini. Anche chi era decaduto può ora presentare una nuova domanda per rientrare nella rottamazione. Ma come si procede? La domanda deve essere presentata entro il 30 aprile e molti contribuenti si stanno già mobilitando per capire come muoversi. “Buongiorno, potete indicarmi il modo per riattivare la rottamazione quater? Avevo aderito, ho pagato la prima rata delle 18 che mi erano state concesse e poi niente più. Adesso cosa devo fare?” chiede un lettore.
Come presentare la domanda: le due modalità
La procedura è piuttosto semplice, ma cambia a seconda dell’area utilizzata. In area riservata, accedendo con SPID, CIE o CNS al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, basta compilare il modulo online senza necessità di allegare documenti. Se si opta per l’area libera, invece, serve compilare il formulario inserendo dati anagrafici, recapiti, il numero delle cartelle interessate e il riferimento alla precedente comunicazione di adesione. In questo caso, occorre stampare il modulo, firmarlo, scannerizzarlo insieme a un documento di identità valido e inviarlo come unico file.

Cosa succede dopo l’invio della domanda
Una volta trasmessa l’istanza, il sistema invia una ricevuta e una mail con un link da validare entro 72 ore. Se tutto è corretto, si viene riammessi ai benefici della sanatoria. Questo significa riprendere i pagamenti delle rate non ancora scadute e saldare, in dieci rate, anche l’arretrato accumulato, maggiorato da un interesse annuo del 2%. Attenzione: la procedura va completata tassativamente entro il 30 aprile, pena la perdita definitiva della possibilità di rientrare nella rottamazione quater.