Un nuovo vento di riforme economiche promette di sostenere le famiglie italiane e stimolare la crescita economica: scopriamo le novità.

L’economia familiare è al centro dell’azione governativa, con misure pensate per favorire le mamme lavoratrici e rilanciare l’edilizia, pur mantenendo un occhio di riguardo per la cultura e l’innovazione.
Aumento del bonus per mamme lavoratrici
Per le mamme che conciliano lavoro e casa, arriva un’importante novità: un bonus mensile di 60 euro sarà erogato a quelle che hanno due figli, da ora fino al decimo compleanno del secondo figlio. Questa cifra rappresenta un aumento rispetto ai 40 euro programmati per il 2025. La condizione per ricevere questo contributo, esente da tasse e contributi, è che il reddito annuale delle madri lavoratrici non superi i 40.000 euro. Questa misura, confermata nella bozza inaugurale della nuova manovra finanziaria, intende alleggerire il carico economico delle famiglie, un chiaro esempio di sostegno adeguato in un contesto lavorativo sempre più sfidante. Ma questo sarà sufficiente per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata per le tante mamme lavoratrici?
Proroga delle agevolazioni per ristrutturazioni

Restano anche nel 2026 le incentivazioni per ristrutturazioni edilizie, a vantaggio di chi possiede o gode di un diritto reale sulla prima casa. Per quest’ultima il bonus ristrutturazioni manterrà una detrazione del 50%, che calerà al 36% nel 2027. Per tutti gli altri immobili, il 2026 vede l’aliquota ridotta al 36%, scendendo al 30% l’anno successivo. Questo pacchetto include anche sconti su mobili ed elettrodomestici fino a 5.000 euro, favorendo il rinnovo di arredamenti e apparecchi a basso consumo energetico. Adottare soluzioni energetiche innovative diventa viabile anche grazie a queste misure. Ma l’adesione a queste agevolazioni sarà capillare, o rimarrà appannaggio di pochi?
Incentivi culturali e produttività: investire nel futuro
Dal 2027, un nuovo strumento per studenti diplomati: la “Carta Valore”. Essa fornirà credito per l’anno successivo al diploma, finanziando attività culturali, dall’acquisto di biglietti teatrali e libri, a corsi di musica e lingue. Con un budget annuale di 180 milioni di euro, rappresenta un investimento nel capitale culturale dei giovani. Accanto a questo, le imprese godranno di iperammortamenti su innovazione tecnologica ed energetica, passando dal 180% al 220% per progetti di transizione ecologica. Inoltre, la tassazione sui premi di produttività cala dal 5 all’1%, con benefici fiscali estesi a lavoro straordinario e festività nel settore alberghiero e turistico. Questi cambiamenti rispecchiano una visione di lungo termine per la crescita economica, in cui cultura e sviluppo tecnologico vanno di pari passo.

