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Pensioni, Giorgetti apre a modifiche: “Sterilizzazione selettiva” per l’età pensionabile

Pensioni, Giorgetti apre a modifiche: “Sterilizzazione selettiva” per l’età pensionabile
Photo by Alexas_Fotos – Pixabay
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Nel mirino della prossima legge di Bilancio ci sono gli scatti legati all’aspettativa di vita: interventi mirati per usuranti e precoci, mentre si ragiona anche sul destino di Quota 103, Opzione donna e Ape sociale.

Pensioni, Giorgetti apre a modifiche: “Sterilizzazione selettiva” per l’età pensionabile
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Durante un’audizione sul Documento programmatico di bilancio, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha introdotto il concetto di “sterilizzazione selettiva” in merito all’aumento dell’età pensionabile. La formula, seppur tecnica, racchiude un principio chiaro: non tutti i lavoratori saranno trattati allo stesso modo. «Non ci sono quelli più fortunati e quelli meno, ma ci sono quelli più meritevoli e quelli meno», ha sottolineato Giorgetti, precisando che i lavoratori usuranti e i precoci meritano un trattamento differenziato.

Interventi graduali e non per tutti

Le prime ipotesi in campo delineano uno stop parziale e graduale all’aumento di tre mesi dell’età pensionabile previsto per l’adeguamento alla speranza di vita. Il congelamento si articolerebbe in due fasi: una riduzione di un mese nel 2027 e un’altra nel 2028, ma non sarebbe esteso a tutte le categorie. Il criterio di selezione si baserà su meriti lavorativi, con una particolare attenzione verso quei settori ritenuti più gravosi.

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Il nodo delle risorse e l’impatto economico

Come spesso accade quando si parla di pensioni, la questione centrale resta quella delle coperture finanziarie. Secondo le prime stime elaborate da tecnici del governo e Inps, l’aumento dei requisiti previdenziali genererebbe un risparmio superiore ai 2 miliardi di euro nel biennio 2027-2028 e fino a 3 miliardi a regime. L’ipotesi di un vincolo anagrafico, con soglia fissata a 64 anni, alleggerirebbe la spesa, portandola a circa 1,5 miliardi nel biennio e 2 miliardi nel lungo periodo.

Nel dettaglio, nel 2027 l’età per accedere alla pensione di vecchiaia resterebbe a 67 anni, congelando così lo scatto previsto di tre mesi. Diversa la situazione per le pensioni anticipate: chi raggiungerà i contributi minimi (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne) ma non ha ancora compiuto i 64 anni, non potrà beneficiare del congelamento e dovrà attendere rispettivamente 43 anni e 1 mese o 42 anni e 1 mese per l’uscita.

Verso la proroga di Quota 103, Opzione donna e Ape sociale

Accanto agli interventi sull’età pensionabile, il governo valuta una nuova proroga per Quota 103, Opzione donna e Ape sociale, strumenti già noti e apprezzati da una parte consistente della platea. Tra le proposte, spunta anche una possibile estensione del silenzio-assenso per l’adesione alla previdenza complementare. In sostanza, i lavoratori saranno chiamati a decidere attivamente se mantenere in azienda il proprio Tfr; in caso contrario, il trattamento sarà automaticamente destinato alla forma di previdenza integrativa individuata, come già avvenne nel primo semestre del 2007.