Una panoramica delle principali iniziative economiche e fiscali della prossima Manovra economica del governo italiano, prevista fino al 2028.

Nel contesto della nuova Manovra economica prevista dal governo italiano fino al 2028, emergono importanti novità economiche che non allieteranno i lavoratori con regali di Natale. Infatti, nel documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles, è stata eliminata la proposta di detassazione della tredicesima e di un “bonus di fine anno”. In parallelo, l’età pensionabile continua la sua graduale ascesa e i tagli Irpef rimangono confinati ai redditi fino a 50.000 euro, escludendo chi guadagna di più. In particolare, sono previste misure significative nel settore finanziario e assicurativo, con l’obiettivo di raccogliere 11 miliardi di euro nei prossimi tre anni.
Contributi delle banche e tagli: finanziamenti della Manovra
Secondo le indicazioni del Documento programmatico di bilancio, la maggiore fonte di copertura della Manovra arriverà dal contributo delle banche, che nel 2026 dovrebbe ammontare a circa 4,4 miliardi di euro, equivalenti allo 0,19% del Pil. Questo importo sarà replicato nel 2027, ma vedrà una riduzione nel 2028, con una copertura complessiva by delle banche di circa 11 miliardi di euro. Gli istituti di credito hanno chiarito che il contributo verrà gestito con metodi che non influiranno pesantemente sui bilanci. Altri 5 miliardi deriverebbero dalla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), mentre ulteriori 2,3 miliardi saranno ottenuti attraverso riduzioni delle spese ministeriali.
Età pensionabile in aumento e spazi per eccezioni
Nel quadro della Legge di Bilancio, si prevede un “congelamento” dell’aumento dell’età pensionabile, riservato però ai lavori usuranti e gravosi. Nel biennio 2027-2028, per tutte le altre categorie lavorative, l’età pensionabile continuerà ad aumentare gradualmente di tre mesi, conformemente all’incremento dell’aspettativa di vita. Si sta considerando anche una possibile sospensione generica dell’aumento di due mesi per tutti i lavori, che comporterebbe un innalzamento di un solo mese all’anno.

Tagli Irpef selettivi e una tredicesima ordinaria
Sul fronte dei tagli Irpef, i benefici fiscali saranno riservati ai redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, corrispondenti al secondo scaglione Irpef. La riduzione dal 35% al 33% consentirà ai contribuenti un risparmio annuale massimo di 440 euro, grazie a uno stanziamento triennale di circa 9 miliardi di euro. D’altro canto, la detassazione della tredicesima è stata respinta a causa dei costi troppo elevati, e sarà quindi tassata come una mensilità standard. Anche il “bonus tredicesima” di 100 euro per i dipendenti con redditi fino a 28.000 euro e figli a carico non sarà prorogato.
Piani di sostegno e per la famiglia e investimenti in sanità
La Manovra include uno stanziamento di 3,5 miliardi di euro per sostenere la natalità e combattere la povertà delle famiglie nel prossimo triennio. Novità riguardano il calcolo dell’Isee, che non includerà la prima abitazione entro un valore catastale di 75.000 euro. Sarà confermata la social card e potenziati vari incentivi per le mamme lavoratrici e per i nuovi nati. Sul fronte della sanità, sono stati predisposti 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per gli anni successivi, destinati all’assunzione di personale medico e infermieristico, insieme a migliorie nelle retribuzioni e nei posti letto.
Incentivi alle aziende e super ammortamento
Le aziende beneficeranno del super ammortamento per incoraggiare investimenti in beni materiali nuovi, con un’allocazione di 4 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Inoltre, sono previsti crediti d’imposta per le imprese situate nelle Zone Economiche Speciali del Sud Italia e un rinvio della Plastic Tax e Sugar Tax di un anno.