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La Crescita delle Casse Private in Italia: Tra Aumenti di Iscritti e Patrimoni in Espansione

La Crescita delle Casse Private in Italia: Tra Aumenti di Iscritti e Patrimoni in Espansione
Photo by geralt – Pixabay
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La Crescita delle Casse Private in Italia: Tra Aumenti di Iscritti e Patrimoni in Espansione
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Negli ultimi anni, le casse previdenziali private in Italia hanno visto un’aumentata partecipazione, con oltre un milione e 600 mila iscritti. Questo dato mette in evidenza una tendenza significativa: l’età media degli iscritti continua a salire. Questo è un segnale di come la pensione non sia vista come un traguardo immediato, ma posticipabile. Tuttavia, il fenomeno non si limita solo a una questione anagrafica, poiché anche i fondi gestiti da queste casse hanno registrato un’espansione impressionante, superando i 125 miliardi di euro.

Un’evoluzione degna di nota riguarda gli iscritti alle casse private e privatizzate del nostro Paese. Il rapporto dell’Adepp, l’associazione che raccoglie 20 Enti previdenziali, rende chiaro che il numero di professionisti affiliati ha raggiunto i 1.657.776. Questo “esercito” di esperti contribuisce a un tessuto previdenziale robusto, gestendo un patrimonio del valore complessivo di 125,1 miliardi di euro. Solo lo scorso anno, al 31 dicembre, le entrate contributive hanno toccato i 13,9 miliardi, mentre le uscite per le prestazioni si sono fermate a 9,5 miliardi, coprendo 520.000 pensioni già erogate.

L’invecchiamento della popolazione di iscritti è un elemento cruciale illustrato nel rapporto presentato alla Camera dal presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti, e dal ministro del Lavoro, Marina Calderone. Il dossier evidenzia non solo una crescente propensione da parte degli over 60 a rimanere nel mercato del lavoro, ma anche un incremento dei “pensionati attivi”. Questi hanno superato quota 130.000 nel 2024, con un aumento vertiginoso del 209% dal 2005. Il reddito medio degli assicurati si attesta intorno ai 47.601 euro, con un incremento annuo del 7,7%. Tuttavia, i più giovani, sotto i 30 anni, ancora dichiarano guadagni ben al di sotto rispetto ai colleghi più anziani, una disparità che si riduce con l’avanzare degli anni ma rimane pronunciata fino ai 50 anni. Citando il rapporto Adepp, tale situazione è comune nel lavoro autonomo, dove il numero di clienti e il riconoscimento professionale crescono con l’età e l’esperienza.

Espansione del Portafoglio degli Enti Previdenziali

L’analisi del portafoglio degli Enti previdenziali privati mostra una crescita sorprendente, con il patrimonio aggregato che è quasi raddoppiato dal 2013 al 2025. Dai 65,6 miliardi iniziali si è passati a un impressionante totale di 125,1 miliardi, con una crescita media annua del 6%. Ciò è stato sostenuto da un saldo previdenziale positivo pari a 440 miliardi di euro e da rendimenti netti medi annui del 2,3%. Tra gli investimenti più significativi diffusi nel periodo analizzato, vi è l’incremento della quota in azioni, salita dal 9,8% al 18,9%, che include anche investimenti tramite fondi mobiliari. Inoltre, una parte consistente degli investimenti è stata indirizzata verso il capitale della Banca d’Italia, pari a circa 1,9 miliardi di euro.

Nel rapporto, emerge anche che nel 2024 il 38% degli investimenti delle casse si è concentrato sul mercato italiano, con una quota che sale al 45% se si includono liquidità e polizze assicurative, con un focus particolare sulle proprietà immobiliari italiane. Al contrario, le obbligazioni non governative e mobiliari sono state prevalentemente orientate verso l’estero. Questa strategia di diversificazione internazionale contribuisce a bilanciare il rischio complessivo dei portafogli, offrendo così una maggiore sicurezza agli iscritti.

Il paesaggio dei fondi previdenziali privati in Italia è dunque complesso e in continua evoluzione, trainato da una base di professionisti che continua a crescere in numero e competenza. La sfida principale rimane quella di garantire un equilibrio tra la necessità di investimenti solidi e la tutela degli interessi degli iscritti, soprattutto in un contesto economico in cui l’incertezza è sempre in agguato. In tale scenario, la crescita del patrimonio complessivo delle casse private diventa non solo una questione di numeri, ma un riflesso della fiducia che il sistema riesce a mantenere presso i suoi membri. In questo modo, le casse previdenziali stanno dimostrando di poter essere un pilastro solido e affidabile per il futuro finanziario dei professionisti italiani.