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Isee 2026, cambia il calcolo: più famiglie nei requisiti, ma le soglie restano rigide

Isee 2026, cambia il calcolo: più famiglie nei requisiti, ma le soglie restano rigide
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Con la riforma prevista in manovra, l’indicatore Isee potrà risultare più favorevole per molte famiglie, soprattutto numerose. Resta però essenziale rispettare limiti precisi per accedere ai bonus.

Isee 2026, cambia il calcolo: più famiglie nei requisiti, ma le soglie restano rigide
Photo by fotoblend – Pixabay

Anche nel 2026, l’Isee si conferma il principale criterio di accesso agli aiuti pubblici. Avere un bisogno, da solo, non basta: è necessario rientrare in soglie ben definite. Con la riforma introdotta dalla legge di Bilancio, l’indicatore potrebbe risultare più basso per molte famiglie grazie a due novità chiave: maggiore tutela della prima casa e una scala di equivalenza più vantaggiosa per i nuclei numerosi. Questo potrebbe tradursi in un ampliamento della platea di beneficiari, senza che vi siano reali variazioni nei redditi. Tuttavia, ogni misura mantiene soglie specifiche, che restano un passaggio obbligato.

Misure per le situazioni di maggiore fragilità

Le prime tutele si rivolgono ai soggetti più vulnerabili: persone con disabilità grave o anziani non autosufficienti possono accedere a un contributo mensile fino a 850 euro, a condizione di avere un Isee inferiore a 6.000 euro. Seguono misure di base come la Carta acquisti, pensata per famiglie con figli sotto i 3 anni o per over 65 in difficoltà economiche: il limite in questo caso è un Isee sotto gli 8.117,17 euro. Per quanto riguarda le utenze domestiche, il bonus sociale su luce, gas e acqua spetta a chi ha un Isee inferiore a 9.530 euro. La soglia sale fino a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli, considerando il peso delle bollette nelle famiglie numerose.

Isee 2026, cambia il calcolo: più famiglie nei requisiti, ma le soglie restano rigide

Contrasto alla povertà e sostegno ai consumi

Tra i sostegni economici legati alla povertà c’è l’Assegno di inclusione, accessibile con un Isee non superiore a 10.140 euro, a cui si aggiungono requisiti patrimoniali e familiari. Nella fascia immediatamente successiva rientra la Carta “Dedicata a te”, rivolta ai nuclei con almeno tre persone e redditi bassi, senza altri benefici attivi: per ottenerla, l’Isee deve essere sotto i 15.000 euro. La stessa soglia è prevista per la Carta della Cultura, riservata a chi ha compiuto 18 anni nel 2025, con un contributo di 500 euro da spendere in libri o attività culturali.

Famiglie con figli e natalità: bonus a più livelli

L’Assegno Unico continua a essere erogato a tutte le famiglie con figli, ma l’importo massimo è riconosciuto solo a chi ha un Isee non superiore a circa 17.000 euro. Per l’Assegno di maternità comunale, il limite è 20.382,90 euro: l’anno scorso l’importo mensile era pari a circa 407,40 euro per cinque mesi. Il bonus nido, invece, garantisce fino a 3.000 euro annui con Isee inferiore a 25.000 euro, ma resta disponibile — con importi decrescenti — fino a 40.000 euro. È proprio questa la soglia più alta segnalata anche per il bonus nuove nascite, destinato ai bambini nati o adottati dal 2025 in avanti, con l’obiettivo di sostenere la natalità su larga scala.