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Investire sul Capitale Umano: La Chiave del Progresso Italiano Secondo Carlo Cimbri

Investire sul Capitale Umano: La Chiave del Progresso Italiano Secondo Carlo Cimbri
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Il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, sostiene che l’asset principale per il progresso dell’Italia risieda nel suo capitale umano. Per l’Italia, un Paese che a livello globale è considerato di piccole dimensioni, la competizione non può basarsi sulla quantità ma sulla qualità. Tuttavia, nonostante l’importanza del capitale umano, il nostro Paese dedica all’istruzione solo il 4% del PIL, un valore al di sotto della media europea.

Il Problema Demografico: Una Sfida Urgente

L’Italia sta attraversando una significativa crisi demografica, caratterizzata da un’inversione di tendenza che sembra irreversibile. Con nascite che si attestano attorno alle 370mila unità, il nostro Paese è secondo solo al Giappone per anzianità della popolazione. Questo invecchiamento influisce sul mondo del lavoro, già in difficoltà a causa della mancanza di nuova forza lavoro. Cimbri sottolinea l’importanza di coinvolgere le persone anziane che desiderano continuare a contribuire, anche se non a tempo pieno. L’obiettivo è canalizzare l’esperienza e le competenze accumulate verso la formazione dei giovani. In un futuro prossimo, si prevede che i pensionati supereranno la forza lavoro attiva, creando pressioni insostenibili sul sistema di welfare.

Educazione e Povertà: Due Facce della Stessa Medaglia

In Italia, l’accesso alle opportunità educative non è uguale per tutti, un problema spesso legato al reddito familiare. Nel 2024, ben il 23,1% degli italiani era a rischio povertà ed esclusione sociale. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile rappresenta un’importante iniziativa per contrastare tali problematiche, avendo finanziato numerosi progetti dal 2016. Non si tratta solo di garantire un’istruzione adeguata, ma anche di promuovere il benessere psicologico e l’integrazione sociale di minori a rischio. La correlazione tra istruzione e reddito è ben documentata, evidenziando la necessità di migliorare l’educazione per potenziare la produttività futura. Abbiamo urgente bisogno di ridurre il tasso di abbandono scolastico, molto più alto tra i figli di genitori con un basso livello di istruzione.

Attrattività Internazionale e Fughe di Cervelli

L’Italia fatica a trattenere e attrarre talenti. Non solo dedichiamo una bassa percentuale del PIL all’istruzione, ma la nostra attrattività per studenti internazionali è limitata. Figure di spicco continuano a lasciare il Paese, creando una perdita considerevole in termini di capitale umano ed economico. Nel 2024, ben 49mila italiani qualificati sono emigrati, causando una perdita economica di circa 6,9 miliardi di euro. Le politiche per incentivare il rientro dei cervelli iniziano a dare frutti, ma rimane una sfida di proporzioni significative rispetto all’uscita degli italiani.

Cimbri insiste sull’importanza di una competizione sana che premi il merito e spinga al progresso sociale. Un impegno congiunto tra istituzioni, imprese e famiglie sarà cruciale per offrire alle nuove generazioni la prospettiva di un futuro migliore, un elemento essenziale per la crescita produttiva del nostro Paese.

Fonte: www.ilsole24ore.com