L’INPS apre alla riduzione del 50% dei contributi per i pensionati ultra 65enni che avviano una nuova attività, estendendo il beneficio anche a chi percepisce pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo.

Il recente aggiornamento normativo dell’INPS apre nuovi orizzonti per i pensionati ultra 65enni che desiderano intraprendere una nuova attività. Infatti, l’INPS ha comunicato la possibilità di beneficiare di un dimezzamento della contribuzione, anche per coloro che ricevono una pensione calcolata interamente con il sistema contributivo. Ma cosa significa realmente questo cambiamento e chi può beneficiarne?
L’Interpretazione della giurisprudenza
Recentemente, la Cassazione ha fornito un’interpretazione chiave sul tema. La sentenza n. 3270/2025 ha infatti sottolineato che il legislatore non ha specificato distinzioni tra i pensionati che percepiscono pensioni miste o completamente contributive per l’accesso al beneficio contributivo. Secondo l’articolo 59, comma 15, della legge n. 449/1997, gli autonomi ultra 65enni titolari di pensioni dirette possono richiedere una riduzione del 50% nell’onere contributivo. Questa riduzione si applica principalmente all’aliquota IVS, passando così dal 24% al 12% dell’imponibile reddituale. Tuttavia, le quote per la maternità restano invariate.
La posizione INPS e le novità

In passato, l’INPS ha limitato l’applicazione di questo beneficio solo ai pensionati con trattamenti calcolati con il sistema retributivo o misto, secondo quanto indicato nel messaggio n. 1167/2020. Tuttavia, la Corte ha chiarito che non vi è alcuna limitazione derivante dal tipo di calcolo pensionistico. Di conseguenza, l’INPS ha aggiornato la propria posizione, confermando che l’agevolazione contributiva spetta anche a coloro che ricevono pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo, inclusi i pensionati che hanno optato per il computo nella gestione separata dell’INPS e le pensionate in regime «Opzione Donna».
Chi può beneficiarne
L’adeguamento dell’INPS al nuovo orientamento giurisprudenziale significa che tutti i pensionati ultra 65enni, titolari di una pensione diretta, possono accedere al beneficio, a prescindere dal sistema di calcolo della loro pensione. Soprattutto, il beneficio è riservato a coloro che aderiscono alle gestioni speciali, come lavoratori artigiani, commercianti e coltivatori diretti. Tuttavia, è fondamentale notare che i pensionati appartenenti a gestioni come Ipost, ex-FFSS, ex-Inpdap e ex-Enpals restano esclusi da questo beneficio, come già specificato nel messaggio n. 20028/2012.
In sintesi, l’aggiornamento normativo rappresenta una svolta per molti pensionati, offrendo loro un’opportunità di sostenere una nuova attività con un carico contributivo ridotto, ampliando così il ventaglio di opzioni a disposizione di chi desidera rimanere attivo anche oltre i 65 anni. Con questa nuova disposizione, si mira a incentivare l’imprenditorialità tra i pensionati, sostenendoli con misure contributive più favorevoli.
