Il settore della carta si rivolge alle istituzioni per chiedere la riassegnazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) non ancora sfruttate. Questa richiesta nasce dall’esigenza di non perdere l’opportunità di crescita e sviluppo tecnologico che tali risorse potrebbero offrire al comparto produttivo.
Negli ultimi anni, il settore della carta ha saputo cogliere le numerose opportunità offerte dal Pnrr, raggiungendo molti degli obiettivi prefissati. Tuttavia, restano ancora 11,5 milioni di euro da assegnare. Secondo uno studio condotto da Nomisma per Comieco, il Piano europeo ha agito da reale catalizzatore per le aziende coinvolte: sono stati finanziati 48 progetti che prevedono un aumento degli investimenti del comparto del 6,2% annuo tra 2025 e 2030, contro un aumento del solo 5% in assenza del Pnrr. Anche l’occupazione ha beneficiato dell’effetto positivo: si stima che la crescita media annuale dei posti di lavoro passerà dal 2,2% al 3,3%.
Le cause della sotto-utilizzazione delle risorse
Tuttavia, non tutto è andato liscio. La burocrazia complessa e i lunghi tempi dei processi autorizzativi a livello locale hanno comportato una riduzione dei progetti, passati da 58 a 48 rispetto al 2024. Senza una soluzione per riallocare i fondi non utilizzati, si rischia di perdere un’occasione cruciale per rinvigorire il settore, come sottolinea Francesco Capobianco, responsabile delle politiche pubbliche di Nomisma: "Redistribuire i contributi Pnrr inevasi rappresenterebbe un ulteriore stimolo a un settore in crescita".
Traguardi già raggiunti e allocazione geografica
Nonostante le difficoltà, sono stati compiuti passi significativi. Ad oggi, quasi tutte le risorse disponibili sono state allocate: 94 milioni di euro su un totale di 105 sono già stati utilizzati, portando il valore complessivo degli investimenti a circa 283 milioni di euro. I progetti avviati coinvolgono 13 cartiere e cartotecniche, oltre a 35 impianti di gestione dei rifiuti cartacei distribuiti in 13 regioni d’Italia.
Questo impegno mira a ridurre il divario tra il Nord e il Sud del Paese: il 51% delle risorse del Pnrr, pari a 48 milioni di euro, è destinato al Sud, il 27% (25 milioni) al Nord e il 22% (21 milioni) al Centro.
La sfida per il futuro
Guardando al futuro, è fondamentale trovare vie praticabili per la riassegnazione di queste risorse rimanenti. È essenziale che le normative del Pnrr permettano tale redistribuzione per continuare a sostenere l’evoluzione tecnologica e competitiva del settore della carta, che è già un settore altamente influente in termini di innovazione e sviluppo sostenibile.
Se non verranno prese misure adeguate, le risorse non utilizzate rischiano di andare perdute, impedendo al settore di sfruttare appieno il potenziale offerto da questo piano. Le aziende di carta e cartone hanno già dimostrato la capacità di innovare e progredire; ora spetta alle istituzioni assicurare che le risorse siano impiegate nel modo più efficace possibile per sostenere ulteriormente la crescita del settore.
Fonte: www.ilsole24ore.com

