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Ecco chi è diventato ricco ad Aprile

Ecco chi è diventato ricco ad Aprile
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Straordinari maggiorati fino al 50% nel commercio e metalmeccanico: per alcuni lavoratori le feste si traducono in extra stipendiali.

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Ad aprile, alcune categorie di lavoratori, soprattutto nel settore pubblico, vedranno aumenti nella loro busta paga. Tuttavia, non tutti trarranno gli stessi vantaggi, poiché le variazioni dipenderanno da diverse componenti, come le festività e le nuove regolamentazioni fiscali. Scopriamo chi beneficerà di questi cambiamenti e perché.

Le festività di Aprile: un’occasione di incremento salariale

Il mese di aprile ospita due importanti festività che potrebbero influenzare positivamente la busta paga di molti lavoratori: il Lunedì dell’Angelo, che quest’anno cade il 21, e la Festa della Liberazione del 25 aprile. Sebbene la Pasqua non abbia un impatto diretto sulle giornate retribuite, le festività successive si traducono in giornate di pagamento extra per coloro che rimangono a casa o che lavorano con una maggiorazione prevista dal contratto.

A seconda del settore, la compensazione per il lavoro durante queste festività varia: nel commercio, gli straordinari possono essere maggiorati del 30%, mentre nel settore metalmeccanico si può arrivare a un aumento del 50%. Differenze consistenti si notano anche nelle Cooperative sociali, dove il supplemento per il lavoro notturno può oscillare tra il 30% e il 50%.

Aumenti per i dipendenti pubblici: dal contratto alla legge di bilancio

Per i dipendenti pubblici, aprile porta con sé diversi aumenti contrattuali. A partire dalla scadenza e imminente rinnovo del contratto 2022-2024, si prevede un incremento che comprende l’indennità di vacanza contrattuale (0,5% dello stipendio) e un’anticipazione del rinnovo contrattuale (3,35%). Inoltre, una terza indennità legata al contratto 2025-2027 prevede un incremento del 0,6%, che raggiungerà l’1% da luglio.

Questi aumenti sono ulteriormente amplificati dalle modifiche al cuneo fiscale introdotte dalla legge di Bilancio 2025, che vedranno una piena applicazione a partire da aprile dopo alcuni mesi di adeguamento tecnico. Queste modifiche mirano a ridurre il carico fiscale, soprattutto per i redditi più bassi.

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Detrazioni fiscali e taglio del cuneo: chi ne trarrà vantaggio?

Con l’entrata in vigore da gennaio 2025, ma applicata pienamente solo da aprile, la manovra fiscale prevede detrazioni specifiche per i redditi fino a 20mila euro, abbassando ulteriormente l’imposta sul reddito. Ecco come si suddividono le percentuali di detrazione per quest’anno:

  • Per i redditi fino a 8.500 euro, una riduzione del 7,1%.
  • Tra 8.500 e 15.000 euro, il 5,3%.
  • Da 15.000 a 20.000 euro, una detrazione del 4,8%.

Per chi guadagna oltre i 20.000 euro, la situazione cambia: i redditi fino a 32.000 euro vedono un incremento di 1.000 euro annui nelle detrazioni, mentre per i redditi superiori il calcolo segue una formula basata su una riduzione proporzionale che tiene conto del reddito complessivo.

Nonostante il ritardo nell’applicazione, questo intervento prevede anche il pagamento degli arretrati sin da gennaio 2025, offrendo un’ulteriore spinta finanziaria ai contribuenti.