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Contratti PA 2025-2027: aumenti in arrivo e focus su innovazione e diritti

Contratti PA 2025-2027: aumenti in arrivo e focus su innovazione e diritti
Photo by neelam279 – Pixabay
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Al via la nuova stagione contrattuale per la Pubblica Amministrazione. Trattative anticipate per evitare ritardi e garantire continuità salariale. Ecco cosa cambia per i lavoratori dei diversi comparti.

Contratti PA 2025-2027: aumenti in arrivo e focus su innovazione e diritti
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Si apre ufficialmente il nuovo ciclo di rinnovi contrattuali per il triennio 2025-2027 nella Pubblica Amministrazione, con l’avvio delle trattative a partire dal comparto Funzioni Centrali. Una novità rispetto al passato: i negoziati partono già nel primo anno di riferimento, per garantire maggiore tempestività negli accordi e assicurare continuità alle politiche retributive del pubblico impiego. L’obiettivo dichiarato è evitare le lunghe attese che in passato hanno rallentato i rinnovi, offrendo ai lavoratori una prospettiva chiara di crescita salariale.

Funzioni Centrali: +158 euro in arrivo, IA e smart working tra le priorità

Nel dettaglio, il comparto Funzioni Centrali coinvolge circa 200.000 dipendenti pubblici, tra cui il personale di ministeri, agenzie fiscali ed enti centrali. Per loro è previsto un aumento medio lordo di 158 euro mensili, che si somma ai 165 euro ottenuti con il contratto precedente, portando il totale a +353 euro. Le trattative puntano anche a rinnovare gli istituti contrattuali esistenti, rafforzare la disciplina sul lavoro agile e introdurre riferimenti all’intelligenza artificiale, in particolare per regolare il suo impatto sulle relazioni sindacali. Snellire le procedure e aumentare la flessibilità organizzativa completano il quadro delle priorità.

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Aumenti anche per Scuola, Sanità, Università ed Enti locali

Il nuovo contratto coinvolge progressivamente anche altri comparti chiave. Nella Scuola, è previsto un incremento lordo di 143 euro, che si somma ai 150 euro già ottenuti, portando l’aumento complessivo a +293 euro. Per il personale della Ricerca, si stimano +470 euro complessivi, mentre per le Università, le elevate professionalità potrebbero ricevere fino a 420 euro in più. Nel comparto Sanità, infermieri, ostetriche e personale amministrativo riceveranno +184 euro lordi entro il 2027, per un totale di +356 euro in sei anni. Anche per Comuni e Regioni sono in arrivo fondi statali aggiuntivi: 50 milioni nel 2027 e 100 milioni nel 2028, che consentiranno aumenti stimati in +150 euro, da sommare ai 140 euro ottenuti nel triennio precedente.

Verso la chiusura dei contratti entro il 2026

La roadmap del governo prevede di chiudere tutti i rinnovi entro il 2026, con una particolare attenzione alla crescita retributiva lungo l’intera carriera, soprattutto per i profili più giovani. L’obiettivo è rafforzare l’attrattività del lavoro pubblico, con stipendi più competitivi e percorsi professionali valorizzati. Una scommessa che punta a modernizzare la Pubblica Amministrazione, coniugando efficienza, innovazione e tutela dei diritti, in un momento cruciale per l’evoluzione del settore pubblico.