In un contesto di incertezze governative, uno sguardo alle opportunità esistenti per alleggerire il peso dell’affitto. Le alternative attuali, tra detrazioni fiscali e incentivi comunali, possono fornire un aiuto pratico in attesa di interventi strutturali.

Nel panorama economico attuale, operare scelte intelligenti sugli affitti diventa cruciale, soprattutto in mancanza del promesso Piano Casa governativo. L’assenza di bonus diretti per le locazioni non preclude, però, possibilità di risparmio. Le detrazioni fiscali legate agli affitti e le iniziative comunali locali, come i bonus affitto, rappresentano strumenti concreti per alleggerire i costi abitativi. Ma come funziona esattamente questo sistema? Scopriamolo insieme.
Come detrarre l’affitto dalla dichiarazione dei redditi
Le detrazioni fiscali sono risorse preziose per chi paga l’affitto della propria abitazione principale. Questi sconti fiscali, disciplinati dall’articolo 16 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, sono accessibili per coloro che possono dichiarare un’IRPEF sufficiente. In sintesi, chi affitta la propria casa principale e paga un’adeguata imposta può godere di queste agevolazioni fiscali.
Per redditi fino a 30.987,41 euro, la detrazione può raggiungere i 150 euro, mentre per redditi inferiori a 15.493,71 euro, la detrazione massima è di 300 euro. È importante sottolineare che queste detrazioni non si applicano ai regimi fiscali forfettari o a redditi molto bassi, dove l’IRPEF non è dovuta. Ma quali sono le situazioni specifiche che possono aumentare questo beneficio?
Detrazioni aggiuntive per giovani e lavoratori

Per alcune categorie, esistono detrazioni potenziate. Chi vive in un affitto a canone concordato può detrarre fino a 247,90 euro per redditi sino a 30.987,41 euro, e fino a 495,80 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro. I giovani sotto i 31 anni beneficiano ulteriormente: per loro, i tetti massimi salgono rispettivamente a 991,60 euro e 2.000 euro, a seconda del reddito.
I lavoratori che si trasferiscono per lavoro possono detrarre fino a 495,80 euro per redditi fino a 30.987,41 euro, e fino a 991,60 euro per fasce inferiori a 15.493,71 euro. Anche gli studenti universitari possono usufruire di un’agevolazione del 19%, garantendo così una rete di supporto diversificata e accessibile.
Le iniziative del comune di Milano
Se le detrazioni non soddisfano completamente le esigenze, alcuni comuni offrono ulteriori misure di sostegno. Milano, ad esempio, ha predisposto un bonus affitto di 2.400 euro annui per giovani lavoratori sotto i 35 anni, residenti in città da almeno sei mesi. Per accedere, è necessario avere un ISEE inferiore a 26.000 euro e non essere impiegati nella città da prima di settembre 2023. Questi interventi locali forniscono un appoggio importante, dimostrando come l’azione comunitaria possa compensare parzialmente le lacune nazionali. Vale la pena informarsi e sfruttare queste iniziative se si vive in una città che le propone.
Mentre si attendono provvedimenti strutturali a livello governativo, ottimizzare il proprio approccio alle spese d’affitto attraverso detrazioni e incentivi locali si rivela una strategia vincente. Valutare con attenzione le opzioni disponibili e agire informati permette di mitigare i costi d’affitto in modo significativo.
