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Aumento delle pensioni minime: nuove opportunità nel 2026

Aumento delle pensioni minime: nuove opportunità nel 2026
Photo by Alexas_Fotos – Pixabay
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Nuovi aiuti per chi percepisce pensioni minime: nel 2026 potrebbero arrivare aumenti e integrazioni fino a 693 euro al mese.

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Con l’introduzione della nuova legge di Bilancio, ancora in fase di bozza, emergono notizie promettenti per i pensionati. Il governo sta valutando un incremento mensile di 20 euro sulle pensioni minime, accanto alla rivalutazione automatica in base all’inflazione.

Un futuro migliore per i pensionati

L’inflazione, pur essendo solitamente un peso, si trasforma in un’opportunità per molti che ricevono trattamenti pensionistici bassi. Infatti, per coloro che presentano domanda all’INPS, esiste la possibilità di aumentare la propria pensione fino a 693 euro al mese entro il 2026, grazie all’Assegno di Inclusione. Questa misura, concepita per garantire un reddito più sostanzioso agli over 67, potrebbe vedere un ulteriore incremento attraverso l’adeguamento al tasso inflationistico.

Come richiedere un’integrazione mensile

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L’obiettivo principale del governo è potenziare il potere d’acquisto delle pensioni minime, offrendo incrementi oltre la semplice rivalutazione. Tuttavia, i pensionati con redditi familiari modesti sono incentivati a richiedere l’Assegno di Inclusione, il quale potrebbe elevare la loro pensione fino a 693 euro mensili. È essenziale possedere un ISEE aggiornato, rispettando specifiche soglie. Attualmente, per le famiglie esclusivamente composte da individui di età pari o superiore a 67 anni, l’Assegno garantisce un’integrazione annua fino a 8.190 euro.

Coloro che percepiscono una pensione inferiore a 682,50 euro al mese possono colmare la differenza tramite questa integrazione. In aggiunta, chi vive in affitto può ottenere un supplemento di 150 euro al mese per coprire le spese abitative.

Requisiti e calcoli per ottenere benefici

Per beneficiare di queste misure, è obbligatorio presentare un ISEE valido che, nel 2026, dovrà essere basato sui redditi e patrimoni del 2024. Il valore ISEE non deve superare i 10.140 euro e il reddito familiare deve rimanere sotto gli 8.190 euro annui, equivalenti all’importo integrato dell’Assegno di Inclusione.

Ad esempio, un pensionato con un reddito mensile di 500 euro senza altre entrate avrebbe diritto a un Assegno mensile di 182,50 euro, totalizzando 682,50 euro. Se affitta una casa, riceverebbe ulteriori 150 euro mensili, raggiungendo un totale di 832,50 euro.

Nel 2026, l’Assegno potrebbe essere aggiornato in linea con l’inflazione, stimata all’1,6% dall’ISTAT, aumentando il totale mensile massimo a 693,42 euro. Pur non essendoci ancora certezze su questa rivalutazione per l’Assegno di Inclusione, le possibilità sono elevate, rispecchiando l’incremento generale del costo della vita.